mercoledì 10 settembre 2014

newsletter settembre 2014

Troppi danni, anche d’immagine: Selex abbandona il progetto Sistri

“Evitare nuovi, ingenti danni, anche di immagine, in aggiunta a quelli, molto significativi, già subiti nel corso della durata del contratto, le cui previsioni sono state, peraltro, eseguite correttamente e diligentemente”. Con questa motivazione, in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, i responsabili di Selex Service Management (gruppo Finmeccanica) hanno comunicato la decisione “di cessare la gestione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti Sistri, creato dal ministero dell’Ambiente nel 2009, oltre la scadenza contrattuale del prossimo 30 novembre”. Secondo i responsabili dell’azienda del Gruppo Finmeccanica, “i numerosi interventi sul Sistri – avvenuti senza alcun coinvolgimento della società – hanno comportato un enorme squilibrio contrattuale”.
“Tanto nella fase precedente la sospensione del programma (per effetto, per esempio, degli oneri aggiuntivi sostenuti a fronte di modifiche normative, richieste del Ministero, mancati pagamenti di fatture emesse e numerose proroghe all’entrata in vigore del sistema con la conseguente riduzione degli utenti e dei relativi contributi), quanto in quella di riavvio, così da minarne irrimediabilmente il profilo economico-finanziario e la sostenibilità della sua prosecuzione. Il conseguente possibile default di Selex Service Management”, si legge sempre nel comunicato, “è stato sinora evitato grazie all’ingente e continuo apporto di fondi da parte della controllante”. La società si dichiara comunque “disponibile a gestire il Sistri fino alla scadenza contrattuale, fino al novembre 2014, a fronte di un’offerta limitata di servizi, tale da minimizzare i costi ed i danni a proprio carico e di consentire comunque al Dicastero, committente di Selex Service Management in base al contratto di affidamento del Sistri, di effettuare tempestive ed adeguate comunicazioni agli utenti sulle modalità operative nelle fasi successive alla cessazione del servizio”.
E sono sempre le aziende a restare vincolate a un Sistema che non è mai stato pienamente
operativo, che negli ultimi 5 anni, dopo la sua istituzione, ha visto il susseguirsi di svariati
provvedimenti legislativi con innumerevoli modifiche, 7 rinvii e il tutto per non essere ancora
completamente funzionante, un Sistema che richiede il pagamento del contributo annuale
e spese connesse alla disinstallazione dei dispositivi Black Box, precedentemente installati e
successivamente non più fruibili in quanto montati su mezzi autorizzati al solo trasporto di rifiuti non pericolosi, non più obbligati all'utilizzo del Sistri.
 

Semplificazioni SISTRI
Intanto però il Ministero dell’Ambiente è chiamato a provvedere ad ulteriori semplificazioni del
SISTRI, in relazione all’applicazione dell’interoperabilità e alla sostituzione dei dispositivi token
usb (articolo 14 del Decreto Competitività). Finora non è ancora stata approvata alcuna delle
numerose semplificazioni proposte dalle imprese del settore, mentre è slittata dal 3 marzo al 31
dicembre 2014 la data entro la quale il Ministero ottimizzerà e semplificherà il SISTRI.